Coaching

domande frequenti

Cosa distingue il Coaching da altri tipi di interventi, quali la psicoterapia e la consulenza?

Il Coaching si differenzia dalla psicoterapia poiché non è orientato alla “cura” e si rivolge a persone libere da disturbi psicologici invalidanti, ovvero persone sostanzialmente indipendenti ed autonome che desiderano migliorare le proprie prestazioni (personali o lavorative) e ricercano un aiuto esterno che possa facilitare questo processo di miglioramento.
Da un intervento di consulenza il Coaching si distingue poiché non mira alla risoluzione di specifici problemi, bensì allo sviluppo dei talenti personali, nella direzione di fare emergere a pieno le potenzialità degli individui a vantaggio di una competenza da sviluppare o di una performance da migliorare.

Chi richiede solitamente un intervento di Coaching?

In ambito aziendale le richieste più frequenti di questo tipo di intervento provengono soprattutto da manager e imprenditori che vogliono essere supportati nel dover affrontare nuove sfide. Può trattarsi dell’assunzione di un nuovo ruolo e di nuove responsabilità, della necessità di dover superar la difficoltà a parlare in pubblico, dal desiderio di gestire meglio il team di lavoro o le situazioni conflittuali, e così via.
Molte richieste arrivano anche dal mondo dello sport e dell’arte (musicisti, ballerini…) che chiedono aiuto per risolvere un vero e proprio blocco delle performance o per migliorare ulteriormente le proprie prestazioni in direzione dell’eccellenza.
Tutte situazioni in cui la persona ha assoluta necessità di un aiuto concreto, calato sulla sua realtà e soprattutto rapido.

Quanto dura e come è organizzato un percorso di Coaching?

Il Coaching strategico è un intervento breve, solitamente articolato in 5-10 incontri a cadenza quindicinale o mensile. La durata di ogni singolo incontro non è mai preordinata, ma può variare tra mezz’ora e un’ora a seconda della situazione e degli specifici obiettivi che si devono raggiungere. Per accelerare il processo di cambiamento, il coach si avvale di prescrizioni da mettere in atto tra un incontro e l’altro. Può trattarsi di domande da porsi o piccoli compiti da eseguire quotidianamente, ritagliati ad hoc sulla concreta situazione del coachee. In questo modo il coach strategico guida la persona a sviluppare nuove prospettive e percezioni della realtà e delle proprie risorse, a vivere esperienze nuove e a sviluppare le capacità necessarie per ottenere più elevati livelli di apprendimento, performance e gratificazione.